SERRA MORENA – Il nuovo progetto di Fabrizio Zanotti: una canzone, un video, un vino

Prosegue la produzione del concept album Esho Funi di Fabrizio Zanotti.
Con il secondo singolo Serra Morena – dopo Oxy bar – ci racconta dell’anfiteatro morenico di Ivrea: un complesso di origine glaciale che ha più di 2 milioni di anni ma che è anche, e soprattutto, la terra in cui vive.
È proprio fra queste colline che nasce il famoso vino di erbaluce, ormai esportato in tutto il mondo e che quest’anno celebra i 10 anni di Docg.
La notizia più curiosa è che Serra Morena è diventata anche una nuova etichetta di questo erbaluce, prodotto dalla Cantina della Serra, una delle prime cooperativa, fondata da Adriano Olivetti nel 1953. Fabrizio ci svela com’è nasce l’idea di unire musica, immagini e vino.
<< Chi è Serra Morena? Avevo in mente suggestioni, profumi, cambi di stagione, piogge improvvise. Ho iniziato a scrivere partendo dalle sensazioni che mi dà la serra morenica, con la sua forma un po’ misteriosa.
Vedevo immagini a rallentatore, sguardi, silenzi e che si trasformavano in parole. E poi l’idea del videoclip, girato interamente nell’anfiteatro morenico, con il regista Mirko Avella.
C’era un’armonia quasi perfetta, ma qualcosa ancora mancava. Cosa mancava? Mancava un sapore che rendesse riconoscibile anche con il gusto questa terra. Così è nata la collaborazione con la Cantina della Serra e il progetto di lanciare un nuovo vino erbaluce per il decennale della Docg.
Il vino si chiama come la canzone: Serra Morena e il progetto è l’inizio di un nuovo modo di fare marketing culturale dal basso, mettendo in rete tutte le ricchezze del territorio, da quelle artistiche a quelle eno-gastronomiche e turistiche.
Sull’etichetta alcuni versi del brano e il Qr-code per accedere al videoclip e scoprire l’anfiteatro morenico e il Canavese>>.
Serra Morena è disponibile sui digital store, su YouTube e chiaramente… nello store della Cantina della Serra.

Cos’è Esho funi?
Esho funi – scritto 依正不二 – è un concetto del buddismo giapponese che significa ‘non dualità fra l’essere umano e il suo ambiente’. È anche il titolo del nuovo album di Zanotti, in uscita il prossimo anno. Il progetto musicale sarà preceduto da tre capitoli: Oxy bar, Serra Morena e Uranio.

 Bio e opere
Nel 1996 pubblica “Country party” con il duo ¨Fabry & Banny¨, nel 1999 “Viaggiatori”, con la band Stazione Marconi.
Nel 2003, con Foce Carmosina, realizza il filmconcerto “Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore e libertà”, pubblicato dal quotidiano “L’Unità” approdan-do al Teatro Sistina, Rai Cinema, Rai Radio3, al Festival Nazionale de l’Unità di Genova. Nel 2005 scrive “Poco di buono”, dedicata alla Resisten-za e cantata con Claudio Lolli. Nel 2007 esce “Il ragno nella stanza” (Storie di note) ed è invitato a Srebreniça (Bosnia), nel 2010 “Pensieri corti“ (Storie di note) collaborando con Libera contro le mafie. Nel 2011 vince il “Con-corso Giuseppe Moretti”, ideato da Dacia Maraini, nel 2012 arriva il live “Sarò libero” (Primigenia/Gutenberg/Fabrika Musika) e nel 2014 “Dieci di-ta” (Fabrika Musika). Nel 2018 pubblica “Luna nuova” (Fabrika Musika) pro-dotto da Fabrizio Cit Chiapello, con la copertina disegnata da Ugo Nespo-lo.
Nel dicembre 2020 pubblica Oxy bar, primo singolo del concept Esho fu-ni, che uscirà nel 2022.
Nato a Ivrea nel 1969, Zanotti ha profonde radici pugliesi. Dal 1996 pratica il buddismo.
Fabrizio Zanotti porta inoltre da anni, in università, scuole, ospedali e car-ceri, il suo laboratorio di songwriting.

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