“Nascondino” celebra il desiderio di vivere l’amore fuori dagli schemi convenzionali e ne cattura l’innocenza.
Se nel caleidoscopio delle relazioni moderne il caos tesse la sua trama su incontri occasionali e tradimenti consensuali, Nascondino celebra il desiderio di vivere l’amore fuori dagli standard attuali e ne immortala l’innocenza: “E giochiamo a nascondino come le lucciole di notte, ti regalo una rosa sotto le stelle”. Il nascondino, tradizionale gioco legato all’infanzia, qui diventa un simbolo oltre che di scoperta anche di ricerca primordiale dell’altro circoscritto da atti estremamente puri e semplici.
Il ritornello diventa il cuore pulsante del brano. “Abbracciamoci, baciamoci, teniamoci stretti, giochiamo a guardarci negli occhi a cellulari spenti” è un chiaro invito a fare un passo indietro nel tempo, a quando la tecnologia si limitava a produrre cellulari di dimensioni contenute e dal design poco accattivante per godere il più possibile dell’attimo presente e stabilire connessioni genuine con l’altro senza faccine sterili e wifi.
A “Nascondino” si aggiungono elementi di vulnerabilità e sincerità: “Ho bisogno di te”. In questo contesto si enfatizza una necessità e si sottolinea l’importanza dell’altro nella vita del cantautore: “Lo sai che mi sento diverso se torno a casa e non ti trovo ho dentro l’inverno” e “Ti stringo più forte”, azione che suggerisce il desiderio di ancorarsi, al proprio rifugio emotivo.
Il precedente singolo “Poroppo”, ha raggiunto i 120.000 streaming su spotify e la 4° Posizione nella TOP50 Classifica Indipendenti Italiani mentre il videoclip ha raggiunto le 50.000 views e la 3° posizione nella TOP10 Classifica Videoclip Indipendenti.
L’estate 2023 lo ha visto anche tornare a calcare i palchi con una nuova formazione. Da ricordare l’evento Bella Open Day del 30 luglio a Forte dei Marmi (LU), insieme ad altri artisti esordienti compresi alcuni del roster della Beng! Dischi, e avente come headliner cmqmartina – al secolo Martina Sironi – che nel 2020 partecipò a XFACTOR nella squadra di Hell Raton.
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Crediti
Testo: Moscatiello / Carboni
Musica: Moscatiello
Voce – Rocco Moscatiello
Chitarre, basso, batteria, keyboard e synth:
Nicola Barghi e Gianni Capecchi
Produzione artistica, registrazione e arrangiamento:
Nicola Barghi e Gianni Capecchi
Mix e Master a cura di Federico Corazzi.
Registrato, mixato e masterizzato a Elfland Studio, Pisa
Label/Publisher – Beng! Dischi
Image&Graphic – Cineseries
Cover – Diego Spadaro