Fluttuante, profondo e rassicurante: la ricetta del nuovo disco degli AlmaCanta

AlmaCanta nasce dall’incontro tra Zaira Zingone, cantante e autrice di testi, e Graziano Solinas, compositore, arrangiatore e musicista (pianoforte e fisarmonica) nel Giugno del 2010.
I due artisti si incontrano per la registrazione di un demo, ma la loro collaborazione andrà oltre, inaspettatamente.

Il genere che fa da sfondo al loro incontro è il jazz (entrambi hanno iniziato e approfondito ai Seminari Internazionali di Paolo Fresu a Nuoro, vincendo anche la borsa di studio), ma presto scoprono di avere facilità a comporre brani originali che si muovono tre diversi stili e colori, dal tango, al blues, alla ballata americana, alla bossa, al cartoon, tutti legati dal filo rosso del jazz.

Le doti di Graziano Solinas,” pianista, fisarmonicista e tastierista dalla tecnica adamantina e dall’incontenibile fantasia”, incontrano la voce di Zaira Zingone, “interprete raffinata (…) ha sviluppato un linguaggio del tutto originale che si fonda sulle naturali evoluzioni di un timbro vocale dolcemente velato,(…) su un’espressività che fa convivere felicemente pathos e ironia”, danno vita ad AlmaCanta.

Marta Raviglia, cantante e compositrice, dice di loro:
“… Zaira e Graziano si fanno musica e, soprattutto, fanno cantare le loro anime, denudandosi di fronte all’ascoltatore senza timore alcuno e mostrandosi in tutta la loro forza e in tutta la loro fragilità.”

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Il duo, già nell’ Ottobre 2010, partecipa al Premio Pino Piras di Alghero, ricevendo una menzione speciale dalla critica per il brano originale “La tua veu”, scritto in lingua algherese.

Lo stesso brano viene ammesso, tra circa 70 partecipanti, tra i 10 finalisti del Premio Internazionale Andrea Parodi a Cagliari (Dicembre 2010). Si ferma alla semifinale con una lode all’eleganza del brano da parte di alcuni membri della Giuria.

Nel 2011 AlmaCanta vince il Premio Pino Piras con il brano originale “Lo que hi és”, tradotto successivamente in italiano come “Ciò che rimane”.

Nel 2012, durante la 1ª edizione di Esperó Festival (Alghero) il duo presenta l’anteprima del disco “Legàmi”, riscuotendo successo di pubblico e creando una forte attesa per l’uscita del primo album.

Ad Aprile 2013 esce “Legàmi”, opera prima di AlmaCanta, registrato insieme a musicisti sardi talentuosi e di lunga esperienza: Lorenzo Sabattini basso, Massimo Russino batteria, Paoletto Sechi batteria, Antonio Pitzoi chitarre, Gian Piero Carta sax e clarinetto, Nico Casu tromba e flicorno, Carlo Doneddu chitarra classica.

La particolarità di questa produzione è la campagna di crowd-founding lanciata da AlmaCanta sulla piattaforma web MUSICRAISER e durata 2 mesi.
Oltre 100 persone hanno contribuito economicamente, in cambio di ricompense variegate e divertenti, fino ad arrivare e superare l’obiettivo finale di 3.000,00 euro.

Nel 2013 il “Legàmi Tour” è partito dal Vecchio Mulino di Sassari, il 13 Aprile con un tutto esaurito, per continuare ad Olbia, Alghero, di nuovo Sassari, ancora Alghero per la 2ª edizione di Esperó Festival insieme alla band e si è concluso a Dicembre con la partecipazione di AlmaCanta Quintet al XXV Festival Internazionale Emmas di Olbia.

“(…) Legàmi rappresenta un caso unico di questi tempi: è un disco che scuote, è un disco che cura, è un disco che si insinua leggero tra le pieghe dell’essere e che lascia segni indelebili. È un disco che porta con sé un amore infinito per la vita e per la bellezza di cui solo due musicisti così straordinari possono essere capaci.” Marta Raviglia.

AlmaCanta, dal 2012, lavora e arricchisce un progetto di parola e musica su due grandi scrittori per l’infanzia, il “maestro” e il suo “successore”: Gianni Rodari (Omegna 23/10/1920 – Roma 14/04/1980) e Bruno Tognolini (Cagliari 27/06/1951).
Lettura e improvvisazione musicale catapultano grandi e piccini nei racconti di Gianni Rodari (Omaggio a Gianni Rodari) e fanno ridere e riflettere con “Cambia il mondo”, dal libro “Rime di rabbia” di Tognolini.

Attualmente è in preparazione il tour “Legàmi 2014” che si propone di portare la musica di AlmaCanta anche fuori dalla Sardegna.

Quando avete deciso di dedicarti alla musica e perché?
G: io ho iniziato a 6 anni con l’Organo giocattolo Bontempi e, quando a 9 anni, ho comiciato ad improvvisare e a sentirmi appagato, ho capito che avrei fatto il musicista, grazie all’incoraggiamento di mio fratello.
Z: io fin da bambina avevo come ottima amica la musica, con la quale ballavo e cantavo davanti allo specchio ( ero un pò vanitosa). Mi sentivo al sicuro e potevo esprimere quel turbinio di emozioni e vissuti che non potevo condividere a parole con i miei pari. Per me la decisione di dedicarmi seriamente alla musica è avvenuta avanti negli anni, da grande, una volta messi al tappeto dubbi, contorsioni mentali e esigenze materiali. E sono molto felice di aver deciso!

Quali sono stati i vostri primi passi nel mondo della musica? Raccontateceli.
G: per me l’iscrizione al Conservatorio a 14 anni in Composizione. Poi i primi gruppetti musicali, i seminari di jazz condotti da Paolo Fresu a Sassari, Nuoro e Ozieri.
Z: io sono stata scaraventata a tradimento sul palco di un pub da un amico, quando vivevo a Roma, e cantai “E se domani” di Mina… Poi laboratori di jazz ad Alghero una volta rientrata in Sardegna e anche io Seminari di Nuoro Jazz diretti da Fresu, durante i quali ho studiato con Maria de Vito, Serena Caporale e Rossella Faa.

Gli AlmaCanta potrebbero suonare sui grandi palchi internazionali effettuando una promozione radiofonica all’estero!

Qual è il vostro genere musicale?
Bella domanda! Il nostro genere non è facilmente definibile. E’ chiaro che il filo conduttore è il jazz, poi c’è la componente cantautorale, ed infine ma senza eccessivi incasellamenti, si intrecciano blues, tango, chacarera, bossa, gospel, ballate…e potremmo continuare l’elenco!


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Quali artisti hanno influenzato la vostra scelta musicale?
G: mi viene subito da dire, per il jazz, Charlie Mingus. Per quanto riguarda la musica progressive, i Genesis, e per la classica Beethoven e Ravel.
Z: ho ascoltato talmente tanta bella musica che potrei buttare giù d’istinto dei nomi come Freddie Mercury, Joni Mitchell, Fabrizio de Andrè, Ella Fitzgerald. Ma la mia lista continuerebbe e spazierebbe parecchio.

Avete pensato di mettere insieme una band per i live?
Esiste già una fantastica band con la quale registriamo in studio e portiamo live i nostri lavori: Lorenzo Sabattini al basso e contrabbasso, Antonio Pitzoi alle chitarre, Andrea Lubino alla batteria e Gian Piero Carta al sax e clarinetto. AlmaCanta è il nome di un progetto ma è anche un’entità a se, che nasce dalla collaborazione compositiva tra noi due e si esplicita anche in concerti con la band.

Che cosa nei pensate dei Talent Show?
Domanda di riserva? Scherzi a parte, non ci piacciono. Citando la battuta di un nostro amico attore: “Stasera c’è la prima puntata di YK (non facciamo pubblicità), fammi scoprire chi sarà in vincitore di quest’anno e il primo ad essere dimenticato l’anno prossimo?”. Passiamo alla prossima domanda…

Cos’è la musica per voi?
La musica per noi è la vita stessa. E’ un qualcosa che ti collega profondamente col mondo circostante e allo stesso tempo riesce a fartene prendere le distanze, per ritrovare te stesso.

Descrete il vostro singolo in 3 parole.
Fluttuante, profondo, rassicurante.

Quando prevedete di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Presto, non lasceremo passare altri 4 anni!. Intanto facciamo sentire “Revive” il più possibile.

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Abbandonereste l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Lasceremmo per brevi periodi l’Italia per portare la nostra musica e farla conoscere, in concerti e festival, sicuramente. Ma non abbiamo intenzione di abbandonare la nostra terra, la Sardegna. Il nostro intento è di farne una solida e ricca “casa madre” dalla quale partire per suonare ovunque e alla quale ritornare sempre.

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