Romano, classe ’85, palermitano evaporato al nord, ha assaporato diverse esperienze come musicista e autore, calpestando diversi palchi tra Italia e Europa. Con Coniugi Arnolfini inizia la sua storia da solista e si presenta, con curiosità e ingenua spensieratezza, inaugurando un nuovo percorso in cui per la prima volta ve la canta e ve la suona. Il singolo in questione anticipa una serie di racconti cantati con approccio elettro-bohemiene. I brani verranno pubblicati prossimamente per MCN Dischi e vedono la produzione artistica di Francesco Prestigiacomo con la collaborazione di Christian Rigano (Jovanotti, Tiziano Ferro, Giorgia…) che ha curato il missaggio e il mastering. Produttore esecutivo è invece Lello Analfino dei Tinturia.
Il titolo del brano cita il famoso dipinto di Van Eyck e, proprio come nel dipinto, la narrazione è una storia di emigrazione come crescita. All’interno del testo, come nell’opera, sono nascosti tanti dettagli che tengono alta l’attenzione dell’ascoltatore. L’autore dipinge una canzone attraverso una descrizione accurata di oggetti che abitano un appartamento ideale, un luogo come rappresentazione di conciliazione e resilienza, ma anche di quotidiana normalità. C’è un sottile strato di malinconia che si riflette nell’assenza di qualcosa (nei “viaggi verso il mare” come metafora del ritorno), ma c’è anche la capacità di adattamento a nuovi contesti, la potenza di un legame che sa trovare la bellezza “anche tra cento panorami”. E poi “anche la nebbia non è male”, ai sogni non corrisponde una latitudine precisa, è come se la canzone ci invitasse a ritrovare l’entusiasmo della scoperta.
La canzone è accompagnata da un video autoprodotto, realizzato dallo stesso autore durante questi mesi di grandi difficoltà tra lockdown e forti limitazioni. É stato 1 Coniugi Arnolfini
interamente girato con un iPhone tra Padova e Palermo. Luoghi distanti ma vicini, accomunati da una sillaba iniziale.
Buon ascolto.